Camus 2020. Note di lavoro
melologo in tre quadri per voce recitante e chitarra classica
La questione del riconoscimento compare ufficialmente in filosofia con la famosa dialettica servo/signore illustrata e argomentata nella Fenomenologia dello spirito (1807) di Hegel, ma già presentata – seppure in una forma diversa – negli scritti jenesi del pensatore tedesco. Due soggetti si fronteggiano per ottenere il pieno riconoscimento reciproco della propria personalità e dignità; ma, sul punto di dare inizio a un conflitto mortale, uno dei due decide di sottrarsi al rischio di perdere la vita e si assoggetta all’altro, divenendone il servo e facendo dell’antico avversario il proprio signore.
In età contemporanea la “lotta per il riconoscimento” ha riscosso l’interesse di filosofi quali Axel Honneth, Charles Taylor, Jürgen Habermas.
In realtà, dietro ogni rivendicazione politica, sindacale, esistenziale, individuale, ecc. c’è sempre il bisogno che la propria controparte riconosca la sussistenza di un “diritto”, nel senso lato del termine (es.: riconoscimento di uno Stato da parte della comunità internazionale, di un’anzianità di carriera a fini pensionistici, della libertà di scegliersi l’identità di genere, della propria autonomia all’interno di un rapporto di coppia, ecc.).
L’idea di dedicare una trilogia di melologhi a una questione così cruciale ha avuto origine da un saggio inizialmente inedito di Fiorinda Li Vigni: Figure del riconoscimento. Milton, Hegel, Camus (poi pubblicato in J.M.H. Mascat – S. Tortorella (a cura di), Hegel & Sons. Filosofie del riconoscimento, Pisa, Ets, 2019, pp. 211-222).
Nella prima tappa della trilogia (15 novembre 2018, Teatro della Filosofia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Napoli), I. Gli Archetipi. “Paradiso perduto” di John Milton – con Lino Musella e Valentina Acca (voci recitanti) e Lucio Miele (percussioni) –, la questione del riconoscimento è stata esaminata alla luce del rapporto fra padre (divino) e figli (Satana, Cristo, Adamo, Eva).
Nella seconda tappa (8 marzo 2019, Teatro della Filosofia, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Napoli), II. Diramazioni da Hegel. Dall’“Autobiografia di un servo” – con Lino Musella (voce recitante) e Ciro Longobardi (pianoforte preparato) –, una storia personale immaginaria ha consentito di tradurre in esperienza vissuta la dialettica servo/signore, cui si è fatto cenno più sopra.
Nella terza tappa, andata in scena con un ritardo di due anni causato dalla pandemia, III. Camus 2020. Note di lavoro – con Andrea Renzi (voce recitante) e Ruben Mattia Santorsa (chitarra classica) –, il tema camusiano dell’assurdo e dell’assenza del divino si traduce in un inno di gioia per la finitezza di una vita vissuta con(tro) la coscienza della sua insensatezza e si apre a una corrente solidaristica che induce ogni soggetto a “riconoscere” nell’altro la comune matrice umana e a “rivoltarsi” contro le ingiustizie.
La trilogia è stata realizzata grazie alla cooperazione economica, scientifica e artistica fra l’Ispf-Cnr, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Iisf), l’Accademia di Belle Arti di Napoli (Abana), l’Institut Français di Napoli (Ifn), l’Associazione culturale Quidra (Saperi umanistici e linguaggi delle arti), lo Sparrt (Progetto/Spazio Arti & Ricerca) e il Centro Stabile di Musica e Cultura “Domus Ars” di Napoli (Associazione culturale “Il Canto di Virgilio”).
Per approfondimenti cfr. R. Diana, Scene del riconoscimento: Milton, Hegel, Camus. III. Camus 2020. Note di lavoro, in Id. (a cura di), «Quaderno PTH – Performative Thinking in Humanities», 2/2022, Quaderno annuale di «Research Trends in Humanities», 9 (2022), pp. 61-83 (http://www.serena.unina.it/index.php/rth).
Realizzazioni multimediali: Ruggero Cerino.
Organized by:
Ispf-Cnr, Iisf, Ifn, Abana, Quidra, Sparrt, Domus Ars (Il Canto di Virgilio)
How to participate:
Gratuita
For information:
Rosario Diana rosario.diana@ispf.cnr.it
Allegato: locandina
Estratto video: https://youtu.be/FYE3TSCYa4c