Dopo quella sul riconoscimento, Rosario Diana presenta una nuova trilogia, questa volta dedicata agli “esclusi”.
Il buio sulla zattera ne è la prima tappa.
La seconda tappa sui migranti, Nauaghía naufragium, è andata in scena nel 2021. La terza, Fabbrica occupata, si concentra sugli espulsi dal lavoro.
Il buio sulla zattera è un testo del 2016, che per l’occasione Diana ha riadattato per due voci femminili, aggiungendovi un breve prologo. Lo spettacolo è il racconto-con-riflessione del naufragio nel 1816 della Medusa, nave ammiraglia di una spedizione francese verso il Senegal, nel corso del quale più di 150 passeggeri furono abbandonati alla deriva su di una zattera nell’oceano Atlantico, al largo dell’attuale Mauritania. Com’è noto, la vicenda ispirò Théodore Géricault, che dipinse una tavola di proporzioni colossali (7,16×4,91).
«Mi interessava mostrare – spiega l’autore – che il mondo non è un posto per eroi, che tutti noi conserviamo comportamenti sociali fondamentali (ad es.: quelli ispirati alla solidarietà), solo se vediamo assicurata la soddisfazione dei nostri bisogni primari. Insomma: il consenso su ideali e valori etici necessita di un sostegno materiale».
Interpreti: Imma Villa, Silvia Ajelli | scenografia: Nera Prota | musiche: Johann Sebastian Bach, Johanna Magdalena Beyer, György Ligeti, Giulia Lorusso, Rosalba Quindici | realizzazioni multimediali e aiuto-regia: Ruggero Cerino | regia: Rosario Diana.
Napoli – Teatro “Alexandre Dumas”, Institut Français di Napoli, 13 gennaio 2023, ore 20.30.
Organizzato da:
Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione culturale “Il canto di Virgilio” ed è il frutto della collaborazione con il Ministero della Cultura, la Regione Campania, l’Ispf-Cnr, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, l’Institut Français di Napoli, l’Associazione culturale Quidra.
For information:
Rosario Diana: rosario.diana@ispf.cnr.it
Allegato: locandina