Elogio della filosofia in forma di decalogo è un’opera-reading per tre voci recitanti, soprano, flauto, viola e percursioni, con musica di Rosalba Quindici e Giulia Lorusso e libretto di Rosario Diana.
Suo obiettivo è quello di “mostrare” la sfaccettata efficacia della riflessione filosofica per la crescita culturale, critica e civile dei singoli e della società nel suo insieme.
Il libretto dell’opera connette tre diverse tipologie testuali, che si svolgono in parallelo e vanno metaforicamente intese come tre zattere in movimento, di tanto in tanto molto vicine per affinità di rotta.
A un primo testo, di natura poetico-teoretica – scritto da Diana –, si affianca un secondo, che raccoglie citazioni di grandi filosofi in greco, latino, italiano, francese, tedesco, spagnolo (con traduzione).
Un terzo testo riprende un breve brano di Primo Levi, opportunamente generato e moltiplicato, in modo da costituire una sorta di memento nel corso dell’intero spettacolo.
Centrale il ruolo della musica, composta per un ensemble costituito da tre voci recitanti, un soprano, un flauto, una viola, un set di percussioni (vibrafono, grancassa e una lastra di metallo) e un corredo di strumenti (springdrum, cimbali, maracas, pietre percosse l’una con l’altra e catene mosse in vasi di terracotta).
Frutto di una approfondita ricerca timbrica, la musica si intreccia con il testo – valorizzandone contenuti e dinamismo interno – e vuole coinvolgere l’ascoltatore in un’esperienza di tipo sinestetico. Lo fa sovrapponendo e intersecando tre diverse funzioni: quella del filosofo (che è sulla scena e metaforicamente parla alla polis), quella attoriale (cui sono affidate, affinché risuonino, le citazioni filosofiche e le parole di Levi) e quella musicale, che evoca differenti stati d’animo.
L’opera-reading, eseguita pubblicamente più volte, è stata incisa in un CD intitolato Intersezioni (Milano, Stradivarius, 2017).
Realizzazioni multimediali: Ruggero Cerino.