Il video è il risultato finale di un workshop, tenuto in dad da Rosario Diana fra il 1° giugno e il 31 ottobre del 2021 e destinato agli studenti della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, nell’ambito del corso di cui è titolare Nera Prota.
Tema del lavoro è quello della visione che crea, osserva, controlla…
Il video si articola in tre brevi “capitoli”, con i quali non si pretende certo di approfondire questioni che, al contrario, vengono solo “toccate”, con l’intenzione (si spera non infondata) di provocare nello spettatore riflessioni o indagini personali.
Il primo “capitolo” (occhio divino/umano) accenna alla natura onniveggente del dio, al cui sguardo nulla del mondo può mai sfuggire.
Il secondo “capitolo” (occhio sorvegliante/sorvegliato) è centrato sul Panopticon, la “macchina” architettonica a pianta circolare, concepita da Jeremy Bentham nel 1786 per promuovere con poco sforzo il disciplinamento degli individui attraverso l’occhio di un sorvegliante non visto, perché nascosto in una torretta centrale di ispezione.
Il terzo “capitolo” (occhio prigioniero/imprigionante) insinua il sospetto che il panoptismo integrale (ovvero applicato all’intera società), sognato da Bentham, possa oggigiorno trovare perverse e occulte forme di attuazione attraverso le tecnologie digitali.
Il video si chiude con la riproposizione del titolo, ma con l’aggiunta del punto esclamativo (occhio!, dunque: attenzione!): un’esortazione per ognuno ad assumere atteggiamenti vigili e autoprotettivi…
Per approfondimenti, cfr. R. Diana, Lo sguardo ontopoietico. Sottrarsi all’occhio che modella. Breve resoconto di un workshop in dad al tempo della pandemia / 2021, in «Research Trends in Humanities», 9 (2022), pp. 6-10 (http://www.serena.unina.it/index.php/rth).
Realizzazioni multimediali: Ruggero Cerino.
