Antropologia e scienza sociale a Napoli nell’età moderna
I saggi qui raccolti illuminano aspetti diversi della dimensione antropologica e sociale delle scienze nel Regno di Napoli nell’arco temporale tra il Rinascimento e l’Illuminismo. I saggi di M. Cambi, D. Carnevale e G. Palmieri analizzano episodi pur cronologicamente distanti del processo di secolarizzazione implicito nella ricerca di spiegazioni naturalistiche di fenomeni ‘limite’ come il tarantismo, le morti improvvise e il vampirismo. I saggi di M. Toscano e B. Raucci mettono invece in luce l’emergere, nell’ambito delle ricerche geologiche, fisiche e chimiche nella seconda metà del ‘700, di nuove figure professionali di intellettuali che indirizzano programmaticamente il proprio operato alla “pubblica felicità”. La dimensione pubblica e politica della scienza alla fine del ‘700 viene particolarmente evidenziata nei saggi di P. Matarazzo e B.A. Naddeo, che analizzano il contributo delle nascenti scienze economiche e Mezzogiorno d’Italia.
INDEX
Girolamo Imbruglia – Roberto Mazzola, Premessa
- Maurizio Cambi, Tommaso Campanella, il morso della tarantola e la magia naturalis
- Pasquale Palmieri, Medicina e religione nella Dissertazione sopra i vampiri di Giuseppe Davanzati
- Diego Carnevale, Medicina e religione di fronte alla morte nella Napoli del XVIII secolo
- Maria Toscano, La ‘Campania Sotterranea’ di Nicola Braucci
- Barbara Raucci, Il Ragionamento filosofico intorno al Moto della Terra e gliElementi di fisica composti ad uso della Regia Università di Altamura
- Pasquale Matarazzo, Tradizione scientifica e valorizzazione (economica) del territorio. L’Accademia degli Speculatori di Lecce
- Barbara Naddeo, Galanti geographer: between a vocation for the human sciences and a commitment to the public sphere