George Eliot: tra invisibilità e autorialità
Nell’arco della storia moderna e in particolare post-illuminista si è imposto il modello storico-ermeneutico di una cura che si coniuga con l’universo femminile e che, per esempio in un campo di grande operatività delle donne quale fu ed è ancora quello traduttivo, ha rinserrato le traduttrici a ruoli secondari e di invisibilità. Avvicinandosi al XIX secolo si moltiplicano le figure femminili che vogliono, nell’attività culturale, non solo un completamento educativo della “honnête femme” ma un impegno di conoscenza autonomo e pubblico e intendono superare l’usuale anonimato e una rappresentazione delle figure femminili che è spesso sospesa tra eccezionalità e marginalità.
Come si colloca in questo contesto la figura di George Eliot? Quali furono le ragioni della scelta della di uno pseudonimo maschile? Quanto la sua esperienza di traduttrice plasmò la sua attività di scrittrice? La formazione, gli incontri intellettuali, le scelte di vita e le esperienze del grand tour quali significati, quali svolte linguistiche e tematiche imposero alla sua narrativa?
Marian Evans (1819-1880) scelse di utilizzare lo pseudonimo maschile di George Eliot allorché intraprese l’impegno intellettuale dapprima come traduttrice e poi come narratrice. Divenuta famosa e disvelata la sua identità, tuttavia, Eliot scelse di continuare a firmare le sue opere con lo pseudonimo. Un desiderato lungo viaggio nelle principali città italiane segnò uno spartiacque nella sua narrativa. Nel 1860 George Eliot e George Henry Lewes arrivarono in Italia e per tre mesi visitarono in treno o in carrozza o in diligenza le maggiori città del nord e del centro-sud tra cui Pompei, Napoli, Amalfi.
Il convegno intende analizzare la figura di traduttrice e narratrice di Eliot concentrandosi indicativamente su alcuni aspetti quali la biografia e le scelte espressive, le traduzioni invisibili, George Eliot e le religioni, il viaggio in Italia e la narrativa.
Organizzato da:
Il Convegno è parte del Progetto “Le Invisibili – LeI Women’s Intellectual Invisibility from the Renaissance to Present Days” – Codice Progetto CNR PRR.PN006.005 (PRIN PNRR P2022YLZN3), è organizzato da Istituto per la Storia del pensiero filosofico e scientifico moderno-CNR; in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma, l’Università Milano-Bicocca e la Fondazione Corrente di Milano.
Modalità di partecipazione:
Il convegno è aperto al pubblico.
Per info: luisa.simonutti@ispf.cnr.it
Allegato: locandina