Osservatorio sui saperi umanistici e Digital Humanities

La domanda sull’utilità, il significato, la funzione dei saperi umanistici assume oggi un’urgenza inedita. Per molto tempo le nostre società hanno affidato a questi saperi un ruolo di coscienza di sé; ora appaiono spesso dubitare dell’opportunità di dedicarvi energie e risorse. A chi pratica questi studi si impone l’esigenza di una nuova riflessione, che si interroghi anzitutto sulla loro specificità, la loro funzione sociale, i rapporti con le altre discipline, le trasformazioni epistemologiche, le loro metodologie di ricerca e di insegnamento, i loro valori e il modo di valutarle, ma che d’altra parte non rinunci a sua volta a interrogare criticamente le trasformazioni in atto, come è prerogativa di questi studi.

L’Osservatorio sui saperi umanistici vuole essere un luogo per sviluppare una riflessione informata su queste trasformazioni e sul dibattito in corso. Da anni, in varia forma, le sue attività si sono dirette su questioni come l’evoluzione delle categorie dell’umanesimo – l’umano delle humanities –, le nuove dimensioni della vita pubblica dei saperi – dall’accesso alla conoscenza all’analisi dei fenomeni infodemici –, le trasformazioni delle politiche della conoscenza e della formazione.

Esplorare le nuove dimensioni della vita pubblica dei saperi, indagare le trasformazioni nelle politiche della conoscenza e della formazione

Un’attenzione particolare è riservata fin dall’inizio alle implicazioni della “svolta digitale” del nostro tempo, là dove l’attività dell’Osservatorio si intreccia con quella del Centro di Umanistica Digitale dell’ISPF, che a una dimensione operativa nel campo della digitalizzazione e dell’editoria elettronica affianca appunto una riflessione teorica, intesa ad accompagnare l’affinamento metodologico dell’applicazione del digitale negli studi umanistici con la consapevolezza critica e culturale delle trasformazioni che esso veicola.
Più recentemente, l’esperienza totalizzante della pandemia ha concentrato queste interrogazioni e ne ha suscitate di nuove su una frontiera che ha interpellato i nostri studi in modo particolarmente perentorio: pandemia e questione ambientale – inevitabilmente intrecciata alla prima – è così divenuto un altro nucleo su cui il nostro Osservatorio si esercita. Molte di queste attività, oltre che in incontri e seminari pubblici, si sono oggettivate nella sezione dedicata della rivista elettronica ISPF-LAB . Per quanto riguarda invece la dimensione più operativa nel campo delle Digital Humanities, si segnalano le partecipazioni a diversi progetti nazionali e internazionali , ultimo il PON “IDEHA-Innovation for Data Elaboration in Heritage Areas” coordinato dal DSU-CNR.

Linea di ricerca

Osservatorio sui saperi umanistici e Digital Humanities
Responsabile

Leonardo Pica Ciamarra
leonardo.picaciamarra@ispf.cnr.it