25 giugno 2018

Voci da una “Vita”. Un’esecuzione di brani dalla “Vita di Giambattista Vico scritto da se medesimo” (1723-28)

Negli anni Venti del Settecento, animato dall’intento di offrire ai giovani desiderosi di intraprendere la carriera letteraria esempi illuminanti di metodo e di impegno negli studi, il nobile friulano Giovanàrtico di Porcìa (1682-1743) concepì una raccolta di autobiografie intellettuali da commissionare ad autorevoli personalità del mondo culturale di allora. Fra i tanti interpellati, solo il filosofo napoletano gli rispose fattivamente con la sua Vita di Giambattista Vico scritta da se medesimo, pubblicata a Venezia nel 1728.
In Voci da una “Vita” viene proposta un’esecuzione AUDIO (con una componente iconografica di supporto in video) di quattro brani tratti dall’autobiografia vichiana. Quattro importanti tasselli con cui Vico costruisce l’immagine di sé che intendeva trasmettere ai suoi contemporanei e tramandare ai posteri. I passi – a ognuno dei quali è possibile qui assegnare un titolo – vengono dapprima presentati integralmente uno dopo l’altro e poi alla fine ridotti e ricomposti in una versione riepilogativa presentata in forma di canone.
Ecco una breve sintesi dei quattro brani prescelti:

  1. L’infortunio predestinante
    La caduta da bambino, a cui Vico fa risalire l’origine del proprio carattere “malinconico”, sintomo – secondo una tradizione che risale fino ad Aristotele – di geniale predisposizione agli studi umanistici.
  1. Maestro di se medesimo
    Con sottile autocompiacimento, il filosofo segnala la scelta obbligata di una formazione da autodidatta.
  1. Precettore a Vatolla
    Si rievoca il lungo soggiorno di nove anni a Vatolla (in provincia di Salerno): un periodo di studio e di formazione in solitudine, momento tipico nella biografia di un pensatore.
  1. I quattro autori
    Vengono ricordati i fondamentali riferimenti teorici della Scienza nuova: Platone, Tacito, Francesco Bacone, Ugo Grozio.

I quattro brani vengono eseguiti su di uno sfondo sonoro composto per l’occasione e costituito da una lettura ritmica in sussurrato di passi tratti dall’autobiografia stessa, a cui sono state aggiunte brevi osservazioni che Vico avrebbe potuto fare mentre scriveva la sua Vita. Questa “musica di parole”, concepita e costruita come un immaginario flusso di coscienza, pare muoversi parallelamente all’elaborazione ordinata del racconto autobiografico. In tal modo – con una simulazione di pura fantasia –, ci sembrerà di poter penetrare nell’officina mentale del filosofo all’opera…
Composizione del testo e della lettura, progettazione iconica e voce: Rosario Diana.
Per approfondimenti cfr. R. Diana, Voci da una “Vita”. Un’esecuzione di brani dalla “Vita di Giambattista Vico scritta da se medesimo” (1723- 28). Contributo alla giustificazione teorica di un AUDIO-video, in «Research Trends in Humanities», 7 (2020), pp. 164-192 (http://www.serena.unina.it/index.php/rth/issue/view/493).
Realizzazioni multimediali: Ruggero Cerino.

Organizzato da:
Rosario Diana per le celebrazioni del 350° anniversario della nascita di Vico nel 2018.

Per informazioni:
Rosario Diana rosario.diana@ispf.cnr.it

 
AUDIO-video: https://www.youtube.com/watch?v=A_vyiZxY-_c&t=3s