Francesco Torti e le febbri intermittenti.

F. Lopiccoli, Medicina teorica e medicina pratica nel primo Settecento: Francesco Torti (1658-1741)
e il dibattito sull’uso terapeutico della china-china contro le febbri intermittenti
, Tesi di dottorato
diretta da Bernardino Fantini, Università di Ginevra, 2019.

Dario Generali

La ricerca illustra la figura di Francesco Torti, il suo approccio terapeutico e la sua presa di posizione a favore della china-china (oggi chinino) per la cura delle febbri intermittenti (oggi malariche).

Particolare attenzione viene dedicata alla ricostruzione del dibattito tra Sei e Settecento sull’efficacia terapeutica della china-china e sulla fase iniziale della sua penetrazione e del suo utilizzo in Europa. In questa prospettiva si dà conto delle discussioni sollevate dalla nuova terapia, con particolare riguardo alla polemica che oppose Torti a Bernardino Ramazzini, in parte contrario a un suo uso diffuso.

Viene inoltre tratteggiato il radicale empirismo terapeutico del medico modenese, la sua adesione alla prospettiva iatromeccanica moderna, che non escludeva tuttavia un suo interesse anche per quella iatrochimica.

In Appendice è fornita l’edizione di alcuni documenti e, in particolare, delle Riflessioni sul sistema del Sig. Vitali, e sopra i rimedi proposti, particolarmente efficaci a delineare i principi fondamentali della medicina di Torti.

Appare infine interessante il suo pragmatismo terapeutico, che ammetteva esplicitamente l’ignoranza delle cause delle febbri intermittenti e della loro diffusione epidemica in alcuni contesti e si concentrava invece sull’efficacia della terapia, constatata empiricamente, e su un preciso metodo per somministrarla. 

[online 17/04/20]

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