La critica alla generazione spontanea

Estratto di Ex ovo omnia. Parassitologia e origine delle epidemie nelle ricerche e nell’opera di Antonio
Vallisneri
, a cura di Dario Generali, Firenze, Olschki, 2019.

Dario Generali

Da Redi a Spallanzani uno dei temi scientifici più discussi in Italia fu quello della generazione spontanea degli organismi cosiddetti imperfetti. Contro questa tesi si schierarono i principali esponenti della scuola medica galileiana, quali Redi, Malpighi e Vallisneri.
Dopo i noti esperimenti rediani, il fronte aristotelico trovò argomenti a sostegno della generazione spontanea richiamandosi a organismi dal ciclo vitale meno facilmente indagabile, come i parassiti di piante e animali, per i quali lo stesso Redi aveva ammesso un’origine non parentale, prodotta dalla potenzialità zoogenetica degli esseri che li ospitano.
In questo dibattito assunse un ruolo primario Vallisneri, che si concentrò nello sforzo di colmare la falla che si era aperta nella teoria della generazione parentale di ogni vivente. Con una serie di studi, che possono considerarsi esemplari per rigore metodologico e competenza tecnica, giunse a illustrare l’origine, sino ad allora del tutto ignota, di molti parassiti, ribadendo così l’immagine di uniformità e di necessità delle leggi di natura e l’universalità della teoria della generazione parentale specie specifica di ogni organismo.

Da Redi a Spallanzani uno dei temi scientifici più discussi in Italia fu quello della generazione spontanea degli organismi cosiddetti imperfetti. Contro questa tesi si schierarono i principali esponenti della scuola medica galileiana, quali Redi, Malpighi e Vallisneri.

Dopo i noti esperimenti rediani, il fronte aristotelico trovò argomenti a sostegno della generazione spontanea richiamandosi a organismi dal ciclo vitale meno facilmente indagabile, come i parassiti di piante e animali, per i quali lo stesso Redi aveva ammesso un’origine non parentale, prodotta dalla potenzialità zoogenetica degli esseri che li ospitano.

In questo dibattito assunse un ruolo primario Vallisneri, che si concentrò nello sforzo di colmare la falla che si era aperta nella teoria della generazione parentale di ogni vivente. Con una serie di studi, che possono considerarsi esemplari per rigore metodologico e competenza tecnica, giunse a illustrare l’origine, sino ad allora del tutto ignota, di molti parassiti, ribadendo così l’immagine di uniformità e di necessità delle leggi di natura e l’universalità della teoria della generazione parentale specie specifica di ogni organismo.

Proprio partendo dai suoi studi parassitologici, Vallisneri poté più volte constatare come degli insetti potessero provocare patologie diffuse anche letali per animali di grandi dimensioni, giungendo a elaborare la teoria del contagio vivo, determinato da vermicelli pestilenziali submicroscopici, a suo parere all’origine delle epidemie sia animali sia umane, in opposizione alla teoria dominante degli effluvi venefici.

[online 17/04/20]

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