Barbarie in età moderna e contemporanea. Atti del Convegno (Milano, 16-17 novembre 2016)
La nozione di barbarie ha subìto, nel corso degli ultimi secoli, trasformazioni semantiche tali da richiedere una sempre maggiore attenzione da parte della riflessione storico-filosofica. Da un significato antico che indicava l’estraneità di un popolo a un territorio, a una determinata civiltà o cultura, essa si è infatti sviluppata fino a qualificare, volta per volta, una condizione fisica, antropologica o morale in grado di designare l’alterità rispetto a una comunità, a una tradizione, a un complesso omogeneo di costumi. Ridefinire un terreno di riflessione capace di cogliere i mutamenti del concetto di barbarie rappresenta un importante contributo alla storia della cultura e del pensiero contemporanei. Il Convegno del quale si presentano gli Atti ha esaminato alcune delle tappe cruciali che hanno caratterizzato le trasformazioni della categoria di barbarie nella modernità, nell’epoca post-illuminista e in quella contemporanea, concentrandosi su autori e su temi che richiedono una rinnovata riflessione storiografica e filosofica, anche in rapporto al mondo mediterraneo.
INDICE
Presentazione
- Trasformazioni concettuali nell’età moderna
- Isabel Dejardin, Le barbare, une construction fictionnelle?
- Massimo Campanini, “I Turchi sono i più selvaggi degli uomini” [al-Ghazali]: faglie e fratture culturali del mondo arabo islamico nella rappresentazione dell’altro
- Luisa Simonutti, Rappresentazioni della barbarie e inquietudine religiosa tra Sei e Settecento (Bayle, Picart, Demeunier, Encyclopédie)
- Manuela Sanna, Barbarie e civiltà nella storia dell’uomo vichiano
- Geri Cerchiai, Ingegno e “barbarie della riflessione” in Giambattista Vico
- Fabiana Cacciapuoti, Giacomo Leopardi: la barbarie della ragione
- Monica Riccio, Barbarie dentro: il popolo “furioso” nella psicologia collettiva di fine Ottocento
- Yves Charles Zarka, Civilisation et barbarie chez Edward Gibbon
- Interpretazioni verso il tempo presente
- Raffaella Colombo, Leo Strauss e la filosofia come barbarie
- Ann Thomson, La barbarie est-elle barbare?
- Didier Contadini, Vittorio Morfino, La metafora della “barbarie” nella tradizione marxista
- Antonello La Vergata, Barbari, selvaggi, primitivi (vecchi e nuovi)
- Armando Mascolo, Il naufragio dell’umano. Ortega y Gasset e la barbarie dell’uomo-massa
- Marco Vanzulli, Forme della barbarie nella contemporaneità. La Dialettica dell’illuminismo e Le origini del totalitarismo in discussione
- Giovanni Rota, Jean Améry: un “reduce” contro la “riabilitazione della barbarie”
- Giorgio Bertolotti, Su alcuni usi di “barbarie” nel Novecento
- Gianfranco Mormino, La barbarie come polarizzazione degli affetti: Jules Henry e il popolo Kaingáng
Indice dei nomi.